venerdì 28 settembre 2007

Ancora Carlo, il tempo stringe e l'avvocato ancora non c'è.

Postato da Katia sul Blog per Carlo

Condizioni di Carlo Oggi (27 settembre)


Carlo è potuto uscire dalla cella dalle 17 alle 18 italiane, ho potuto parlare dieci minuti con lui prima che lo rinchiudessero, sta proprio male, se non lo portano via da li ci rimane secco. Carlo ha paura. Cominciamo dalla situazione medicine di cui abbiamo discusso meglio:
1) per la sciatalgia gli hanno detto che se vuole puo comprare degli antidoloriferi (che praticamente non servono a nulla, visto anche le condizioni delle brande su cui dormono, gli hanno dato uno spazzolino di plastica piccolo che non giova di certo alla sua otturazione saltata e la sua piorrea, va be per l'epatite, è una causa persa, infine l'asma, come sapete nei test era risultato che Carlo ha una bassissima capacità polmonare, nei test non era riuscito a sollevare la pallina oltre il limite consentito, ad avenal avevano rafforzato la dose di medicinali, erano di due tipi, ora ne hanno tolto uno, ma non gli e lo danno, lo consentono uno spruzzo la mattina e uno la sera...........se poi dovesse avere un attacco puo suonare il campanello, in 40 min l'infermiera arriva e poi deve capire che ti serve, non solo una persona ci rimane secca, ma la cosa che le guardi puntano a far capire che quel campanello si suona sono in casi eccezionali..............
2) oggi va a trovarlo il consolato, ho pregato che possano fare in modo di fargli avere dei giornali, se non li fanno passare di fare in modo che gli e ne consegnino, anche se la vedo dura, che facciamo scriviamo alla procura di Ventura? Forse sopratutto loro devono sapere che sarebbe meglio che non capitasse alcun incidente a Carlo....
3) c'è bisogno di un avvocato che lo rappresenti per la risentenza



Quindi avrete capito che il tempo stringe, la risentenza è stata fissata per il 1° Ottobre.Abbiamo due giorni per fargli avere un legale. Nonostante la richiesta effettiva sia stata fatta tempo fa, sono stati presentati due nomi che semplicemente per farsi vedere in tribunale vogliono una cifra assurda.

qui di seguito l'appello che stiamo mandando al District Attreny di Ventura Romero, che avrebbe dovuto muovere le chiappette già da tempo:


Dear Mr. Romero,

with this one I want still appeal to your good sense and your sense of justice. You know that Carlo is now in Ventura. He can't survive in Jail in Ventura because he's sick and he needs medical assistance and medicine treatment, that he can't have in Ventura: the little medical matter he had in Avenal in Ventura is prohibited, so, for his health he would come back to Avenal as soon as possible. Jim Koester can't be in court at 1 oct for Carlo's resentencing, this is official, so I ask you to order immediately for a public attorney,how the law says, that will assist Carlo next Monday for resentencing. I can ask you in his name because I have a power attorney to do this. I want you know that I'll believe you responsible for any little incident occurred to Carlo - like tripping in a stool. I also want you know that I 'll believe you responsible if Carlo would accept to sign a less plead - for not asking justice or suppose himself gulty. Nobody will believe that Carlo confessed an absurd and illogical offense, nobody will believe he give up fighting for his innocence. You know what I'm saying, you know Carlo is innocent and very criminal is Rebecca White; you see or your detective saw the pictures of Rebecca White in 29 jun 2002 and you know she's the same as 18 jul - not the pictures she presented to pretrial. So, I think that is your interesting that Carlo will be healthy, and he will not plead himself guilty. I would like you read this article to this link http://abuse.suite101.com/article.cfm/false_allegations the important thinks is: Women Are Victims Too. Men are not the only victims of women who make false allegations. Women who are the real victims of rape, are further victimized by those who make false accusations. Words and actions by a false accuser rob the real-life victims of rape of badly needed services. These women abuse police, prosecutors and victim group resources, taking time, money and resources away from those who truly need and deserve help. The Need for Justice Although legislative amendment is needed, it cannot immediately stop the frequency of false allegations of rape. Socy needs strict laws to aid in the education process that no one has the right to make a false allegation. Rape is an appalling crime. False accusations of rape and the lack of accountability should be just as an intolerable of a crime as physical rape itself. I still believe that justice exists in U.S.A. and I think U.S.A. a democratic nation, but I also believe they are three frustated and corrupted women that caused all. I don't want to believe that an american D.A. makes corruption, and send an innocent in prison for his for political matter. I hope you make something, so I still believe in justice. You can kill Carlo, but you can't l kill the thousands people that thinks how is incredible, absurd, and unjust your charges to Carlo.

Katia Anedda

questa la versione italiana:

Caro Signor Romero Tu sai che Carlo è a Ventura, io mi appello ancora al tuo buon senso e al senso della giustizia, tu sai che Jim Koester non puo essere presente il 1 ottobre per la risentenza, questo è ufficiale e Carlo non può sopravvivere nelle condizioni del carcere di Ventura, Carlo è malato e ha bisogno di cure, che gia non vengono date ad Avenal e i pochi medicinali di cui dispone sono vietati a Ventura, quindi deve tornare velocemente ad Avenal, quindi, ti chiedo a nome suo di dare disposizione subito, da oggi ad un avvocato che lo rappresenti lunedì prossimo alla risentenza. Te lo chiedo a nome suo perché sono in possesso di un power attorney che mi abilita a fare richieste a suo nome. A mio nome vorrei che tu sapessi che qualsiasi incidente possa capitare a Carlo, anche inciampare in uno sgabello te ne riterrò responsabile, se Carlo accettasse di firmare una qualsiasi clausola che gli impedisce di dimostrare la sua innocenza, te ne riterrò responsabile, potete ammazzare Carlo, ma non potete ammazzare me e 8 000 persone che chiedono giustizia tramite la petizione, nessuno si berrà l’ipotesi che Carlo ha confessato un reato assurdo e oltre ogni logica, nessuno si berrà che Carlo ha rinunciato a lottare e dimostrare la sua innocenza, tu sai di che sto parlando, come sai che Carlo è innocente e la vera criminale è Rebecca White, tu sai che esistono fotografie del 29 giugno che ritraggono la White uguale identica alle foto scattate il 18 Luglio 2002, quindi è nel tuo interesse che a Carlo non capiti nulla e che tutto ad un tratto non diventi un pentito che accetta la sua sentenza perché “giusta” . Ti invito a leggere l’articolo al link: http://abuse.suite101.com/article.cfm/false_allegations e il passo importante che devi imprimere è: Women Are Victims Too Men are not the only victims of women who make false allegations. Women who are the real victims of rape, are further victimized by those who make false accusations. Words and actions by a false accuser rob the real-life victims of rape of badly needed services. These women abuse police, prosecutors and victim group resources, taking time, money and resources away from those who truly need and deserve help. The Need for Justice Although legislative amendment is needed, it cannot immediately stop the frequency of false allegations of rape. Society needs strict laws to aid in the education process that no one has the right to make a false allegation. Rape is an appalling crime. False accusations of rape and the lack of accountability should be just as an intolerable of a crime as physical rape itself. Io credo ancora che esiste la giustizia e che gli USA siano un paese democratico, credo ancora che siano tre donne frustrate e corrotte che abbiano provocato tutto questo non voglio credere che un procuratore di un paese come gli USA sia corrotto e abbia, per politica voluto incastrare un innocente, continua a farmelo credere, perchè potete uccidere Carlo, ma non me e le altre migliaia di persone che trovano questa vicenda vomitevole Katia Anedda



Diffondetela il più possibile.. politici, media ecc...e se la mandate qui: Da.criminal@mail.co.ventura.ca.us',
'Gilbert.Romero@ventura.org',
'Gilbert.Romero@mail.co.ventura.ca.us',
'Greg.Totten@mail.co.ventura.us',
'Greg.Totten@ventura.org

non fate un soldo di danno, anzi, verrete ricordati per aver fatto una buona azione e la vostra coscienza ne gioverà.



mercoledì 26 settembre 2007

lo dico chiaro e tondo e non me ne pento

oggi avrò contattato random, almeno una 40 di blog, per rendere nota la storia di Carlo. perchè reputo giusto che se ne parli, perchè secondo me non è spam lasciare un appello per far si che un ingiustizia venga corretta, e poi per inciso, se vi da fastidio, che ci vuole a cancellare il commento?
quello che mi dispiace notare è che alcuni blogger che consideravo potessero essere in grado di capire e contribuire ad una giusta causa si sono rivelati tutto il contrario di quello che pensavo. Ringraziando il cielo, non è che mi ammazzano commenti incazzati a me rivolti, quindi vado avanti. Probabilmente prima di lasciare un commento su un blog valuterò due volte almeno il da farsi e provvederò a lasciare messaggi privati, se così vi piace di più.

E' un peccato però, perchè se si prepara una iniziativa che coinvolge il mondo dei blogger e gli stessi se ne strafottono per chissà quali motivi, beh, è una cosa pessima perchè al posto di carlo, potrebbe trovarcisi chiunque, ma, ancora per inciso, cazzi della coscienza loro. E meno male che il mondo virtuale dovrebbe essere diverso da quello politico: tale e quale, un bel po' di gente se ne strafotte allo stesso modo.

per quanto riguarda il resto. riteniamo che Carlo potrebbe trovarsi in pericolo per alcuni motivi molto semplici: già in passato aveva denunciato le condizioni nelle quali viveva in quel carcere e dubito che le guardie carcerarie abbiano la memoria corta. Secondo, gli sono stati tolti, senza motivo, i medicinali che prende ogni giorno per la grave asma di cui è afflitto. E' un fatto questo che viola il diritto alla salute sancito dalla carta dei Diritti umani praticamente sancita da tutto il globo.

Se questo non è ancora abbastanza io onestamente mi chiedo in che cazzo di mondo vivo. sia virtuale che non.

martedì 25 settembre 2007

Carlo Parlanti trasferito a Ventura contro la sua volontà: vi prego diffondiamo i fatti!

da secondoprotocollo.org



Carlo Parlanti: ultimissima ora
Scritto da Cristina Monceri
martedì 25 settembre 2007

Poche righe per avvisare tutti i blogger che conoscono e aiutano la causa di Carlo Parlanti che pochi minuti fa (circa le 20 ora italiana), Carlo parlanti è stato portato contro la sua volontà nel carcere di Ventura. Ci stiamo attivando a tutti i livelli per fare si che sia garantita l’incolumità di Carlo ma una delle prima cose che dobbiamo fare è rendere pubblica questa cosa, perché tutti sappiamo cosa rischia Carlo nel carcere di Ventura e più saremo a fare baccano meno possibilità avranno i suoi aguzzini di fargli del male. Riteniamo responsabili le guardie di quel carcere anche se Carlo dovesse disgraziatamente inciampare in un capello, questo si sappia bene. Ci stiamo attivando per garantire a Carlo ogni tipo di copertura dato che a questo punto è palese che l’avvocato che ha non è in grado o non vuole garantirgli quanto gli si spetta di diritto, una difesa.

domenica 23 settembre 2007

Ancora Carlo parlanti: aiutiamolo

Assurdo: minacce a Katia e Cristina, leggi qui!


Forse chi passa di qui si sarà scocciato di sentirmi parlare di Carlo Parlanti, ma io, potrà sembravi scemo, ci sono delle notti che non ci dormo pensandoci. L'altra mattina, sarà stato martedì, ho aperto gli occhi alle 5 ed ho incomiciato a pensare: che diamine posso fare per aiutarlo concretamente? perchè nessuno sembra darci retta, così di punto in bianco.. probabilmente il mio cervello era già in moto dal dormiveglia... E poi non riesco a stare ferma senza fare niente, anche se il tempo è quello che è, e non ne ho molto. E' una sensazione che mi si acuisce in maniera esponenziale poi, quando parlo con Katia. Non oso immaginare, cosa proverei al suo posto. venbgo presa da una tale rabbia... perchè inizio a pensare a Carlo chiuso lì, alla sua sofferenza a quella di Katia e della famiglia di Carlo ed incomincio veramente a veder rosso. Quindi ho deciso che quel che posso lo faccio. Punto. Ora posterò, e lo lascerò in vista a lungo, il dossier che ho scritto su Carlo, sperando di poterlo vedere presto pubblicato anche sulla testata online per la quale lavoro. (un non tanto velato appello al mio Capo :) ). Presto ne rimanderò copia anche a tutte quelle autorità che si dimostrano insensibili. Stasera ad ogni modo, ho scritto per la seconda volta di seguito al presidente della repubblica Giorgio Napolitano. Dio voglia che si svegli almeno lui.


Qui di seguito, quindi vi è ricostruita la storia di Carlo dal 1996 in poi.

Carlo Parlanti, è un italiano come tanti: un programmatore informatico nato nel 1964, laureato in Fisica, che alla ricerca di un lavoro ben remunerato, decide di lasciare l'Italia e recarsi in America, conosciuta come terra di belle speranze ed opportunità di vita. Ed il trasferimento avviene sul serio, nell’ Agosto 1996. E' un uomo di successo, ben voluto dal sesso femminile, gioia ma anche causa principale dei suoi attuali problemi. Il suo sogno è ottenere grazie al proprio lavoro una green card, il visto permanente statunitense. Il suo curriculum lo vede diplomato a pieni voti al liceo scientifico, laureato velocemente in fisica, impiegato della Nestlè poco dopo come project manager. Quando parte per l'America, dopo aver girato in lungo ed in largo per l'Europa Carlo è un dipendente della Dole. Negli Usa mette a disposizione la sua esperienza per la Jde, facendo la spola tra la sua residenza e Denver. I primi problemi per lui nascono a causa di una relazione intrapresa con la sua psicologa americana: una relazione finita per la voglia di scappare di Parlanti, per la voglia di nuove avventure ed esperienze. La donna, la psicologa Sandra Hollyngworth, non accetta la separazione da Carlo, e dopo aver tentato di riappacificarsi con lui anche attraverso suo fratello, lo denuncia per violenza. Non vi sono prove a riguardo, e nonostante la donna abbia violato una specifica legge americana che vieta ai terapisti di avviare relazioni con i propri pazienti sia durante che dopo la terapia, gli avvocati delle due parti propendono per un patteggiamento: la fedina penale di Parlanti rimane pulita. E' qui che Carlo incontra Rebecca White. Divorziata, la donna aveva accusato l'ex marito di violenza e tentato omicidio. Parlanti si fida di lei, le concede una delega notarile: secondo il suo punto di vista la donna potrebbe aiutarlo a gestire la causa civile contro la psicologa. Il loro rapporto dura qualche mese, nel quale la donna vive nell'appartamento di Carlo. Il 16 luglio, Carlo, deve recarsi nella cittadina i Gulporth per incontrare la sua nuova fidanzata (è uno dei punti principali per cui la White lo ha denunciato) per lavoro: ne approfitta, e tronca la relazione con la donna, diventata in breve tempo ossessiva e tediosa. Qualche settimana dopo, seguendo il suo istinto, Carlo lascia gli States e fa ritorno in Italia. Riprende la sua relazione con Katia Anedda, un rapporto durato anni tra alti e bassi, ma mai interrottosi del tutto.

Il 18 luglio del 2002 Rebecca White si reca dalla polizia, dove asserisce di essere stata picchiata e violentata ferocemente la notte del 6 Luglio. Una data che in seguito ritratterà e che porterà in seguito fino al 29 Giugno. Riporterà di essere stata trattenuta per una settimana intera. Racconterà di essere stata sottoposta a pratiche sadomaso estreme, di essere stata sbattuta più volte con la testa sul muro dell'abitazione, ma dai rilievi effettuati dalle forze di polizia locali, non è mai emerso niente che potesse provare le parole della donna. Il materasso, che la donna racconta "impregnato" di sangue, appare pulito, nessuna traccia di sangue viene trovata nell'abitazione. La donna produce le strisce di plastica con il quale sarebbe stata legata: nessuna traccia di Dna viene rinvenuta ( strisce come quelle a questo link: http://www.carloparlanti.it/strisceplatica.jpg ma produce quelle inutilizzate, dicendo che quelle usate le aveva buttate).Le foto scattate dalle forze dell'ordine vengono perse. Il 22 Luglio si sottopone ad una visita medica sotto il consiglio delle autorità: non menziona di essere stata stuprata. Viene, pur non essendo presenti prove in grado di incolpare Parlanti, emesso un mandato di arresto poco dopo la denuncia che non viene mai inviato in Italia.

Parlanti scoprirà di essere indagato a Dusseldorf, nel corso di un controllo all'aeroporto cittadino, dove viene arrestato. Sulla sua testa spicca un mandato internazionale: viene rinchiuso in carcere. Passa quasi un anno nel carcere di Dusseldorf fino a quando, il 3 Giugno 2005, a causa del fallimento delle trattative degli avvocati italiani e tedeschi dell'uomo e dell'allora guardasigilli Castelli, di farlo giudicare in patria, Carlo Parlanti viene estradato dalla Germania negli Usa e trasferito nel carcere di Ventura, in California.

Qui, Carlo viene sottoposto ad un trattamento obbiettivamente ingiusto: dalle carte processuali si viene a scoprire che Carlo viene presentato alla giuria come recidivo quando la fedina penale risulta totalmente pulita, si parla addirittura di stupro e rapina a mano armata. Non viene mai convocato in aula un interprete, che possa gestire in maniera ottimale gli atti in lingua italiana, e l'avvocato a cui il caso è affidato lascia improvvisamente, costringendo la famiglia a ripiegare su un avvocato d'ufficio. L’avvocato d’ufficio consigliò di trovare un avvocato privato in quanto il caso non essendo per un cittadino statunitense si poteva presentare complicato: la famiglia Parlanti assunse quindi Ron Bamieh, con l’aiuto di prestiti fatti in banca e amici ed il contributo di alcuni colleghi ed amici di Carlo.. La White nel corso del processo aggiunge particolari non enunciati prima e produce foto non databili, che la ritraggono con lividi. Racconta di averle scattate in una delle sere dello stupro, ma ad occhio nudo è visibile che le foto, che la ritraggono con una diversa pettinatura ed età rispetto ai tempi della relazione con Parlanti, sono state scattate in un posto diverso dal bagno dell'abitazione condivisa dai due per qualche mese. Inoltre secondo la donna, Parlanti avrebbe bevuto 4 litri di vino in 5 ore: se fosse stato vero, l'uomo avrebbe avuto nel sangue una concentrazione di alcool incompatibile con la vita. La donna, viene messa in difficoltà nel corso di quello che in Italia è in parte simile all'incidente probatorio. Le sue dichiarazioni (della White, ndr) vengono smentite da lei stessa: in America questo si chiama Perjury, è un reato e dovrebbe essere punito, ma nessuno si è finora premurato di intervenire. Viene proposto un patteggiamento. Carlo rifiuta: è innocente, vuole dimostrarlo in tribunale. Nel processo, iniziato il 6 Dicembre del 2005 e conclusosi il 20 dello stesso mese, vede giudicato Carlo come colpevole nonostante venga ammessa la mancanza di prove certe nell'arringa della accusa. Nell'aprile del 2006 la sentenza: almeno 9 anni di carcere, il massimo della pena. La sua accusatrice, ottiene un sussidio economico dallo stato della California come vittima di stupro.

La salute di Carlo, ora detenuto nel carcere californiano di Avenal nel frattempo, sottoposta a stress eccessivo è andata peggiorando; ha contratto l'epatite, soffre di piorrea, asma, sciatalgia E’ stato spaventato con un falso positivo per la tubercolosi per almeno 9 mesi. Alcuni dei medicinali che dovrebbe assumere sono vietati e non gli vengono somministrati. La famiglia di Carlo e la sua compagna, Katia Anedda, nonostante le grandi difficoltà economiche continuano a lottare, tentando di ottenere la revisione del processo. E l'Italia? Rimane, tranne che in qualche sporadico caso di esponenti politici scesi in prima linea, a guardare.



lunedì 17 settembre 2007

Carlo Parlanti ritrasferito a Ventura (2)





Bene, La Margherita mi ha risposto, dandomi qualche dritta e passandomi diversi indirizzi. Sempre meglio di niente. Onestamente contavo sulla loro risposta, anche quando non potevano darmi aiuti concreti mi hanno sempre risposto.

Ad ogni modo, cliccate sui volantini e leggeteli.

venerdì 14 settembre 2007

Carlo Parlanti ritrasferito a Ventura

Giorgio Napolitano, Romano Prodi, Clemente Mastella, Fausto Bertinotti, Franco Marini, Francesco Rutelli, Farnesina, Massimo D'Alema e istituzioni tutte. Nessuno tocchi Caino, Beppe Grillo, Striscia la Notizia, Mi Manda RaiTre, Le Iene:

Volete muovervi e tirare fuori dal carcere un innocente o aspettiamo che muore e gli facciamo poi l'elogio funebre???? Possibile che l'Italia si muove per porci e cani, e per dei connazionali incarcerati ingiustamente non muove un mignolo???????

E che cazzo, visto che a tutti voi ed a molti altri ho spedito una email, volete avere almeno la compiacenza di rispondermi???????

giovedì 13 settembre 2007

Interludio Musicale

" Jing Jing De" - Harlem Yu


Kong qi li dou zhe shen me
You dian lang man de xin dong
Wo tou tou kan ni
Ni ye tou tou kan wo

Shi jie shang duo le shen me
Hao xiang bian de hen bu tong
Zhan zai ni shen bian
Zhe yi qie dou hao kuan guo

*Wo hai zai deng zhe ni
Jing jing de ai wo
Zhi yao you ni pei wo
Jing jing de zou ju gou
Ni ye zai deng zhe wo
Jing jing de wen rou
Jiu zhe yang shou qian shou
Jing jing de kan zhe tian kong

Xin li mian chang zhe shen me
Ni zhi xiang yao rang wo dong
Ye lai wo de meng
Ye jiu shi ni de meng
Zhi tiao shang xie le shen me
Wo hao xiang yao zi ni shuo
Rang zi zi ju ju
Cong mang wo men de xiao rong

Repeat *

Yong yuan yao ji de
Na tian bi ci xu xia de ceng nuo
Xun jian dian liang de huo hua
Shi wo men de yang you

Repeat *

Jing jing de shou qian shou
Shi zui jian dan de meng

martedì 11 settembre 2007

Sono stanca...

...cercate di non crearmi problemi, Oltretutto mi è entrata, come direbbero a Roma, una "sorca" in camera, e adesso dormo sul divano..

venerdì 7 settembre 2007

le mancanze di rispetto

Chi mi consoce sa che le mancanze di rispetto sono la cosa che io odio di più al mondo.

Io do fiducia, tendo a mantenere rapporti cordiali con tutti. Ma nessuno, e ripeto nessuno deve tentare di zittirmi o come mi piace tanto dire a me quando litigo con mio padre o mia madre, incominciare a pisciare fuori dal vaso per marcare il territorio.

Io mi spacco il culo per tirare su qualche soldo. Lo faccio per il mio lavoro principale, lo faccio per le occasionali prestazioni retribuite che ogni tanto mi si affacciano magicamente nella casella di posta.

Non voglio insegnare a nessuno il proprio lavoro, ma neanche essere trattata a cazzo di cane perchè sottoposta a qualcuno. devo essere libera, diamine, lo sancisce pure la costituzione, di esprimere la mia opinione, di poter fare una battuta, di non vivere sotto regime fascista quando lavoro.

Nonostante tenti disperatamente di mettercela tutta, con qualcuno del mio principale lavoro proprio non vado d'accordo. Mi dispiace dirlo perchè non lo conosco se non tramite internet, ma per questa persona ho provato antipatia a pelle. E più volte, dovendomici per forza di cose confrontare ho provato a ricominciare da capo, cercando di azzerare la testa e facendoglielo sapere, perchè non c'è cosa peggiore, quando si deve fare un lavoro di squadra, dei dissapori tra persone che sono costrette in qualche modo a cooperare.

Ora, il mio direttore tante volte è un autentico rompiballe, preciso, pignolo, un po lunatico, che pretende tutto ciò per cui mi paga. Ed è giusto che sia così, ma per quanto possiamo aver toccato picchi di discussione, in maniera pure pesante, mi ha sempre dato la maniera di rispondere e farmi esprimere la mia opinione, non ha mai tentato di fregarmi e vi sembrerà strano, è stato pure sempre presente e disponibile se avevo bisogno di aiuto, quasi come un amico. Insomma, tagliando corto, nonostante io abbia più di una decina di anni in meno di lui, non mi ha mai mancato di rispetto, anzi ha sempre tentato di insegnarmi a lavorare meglio. Se una sparata come quella di oggi (ed era una sparata cavolo, non mi venissero a raccontar stronzate) me la faceva lui, non dico che la accettavo (non ci cascherebbe nessuno che mi conosce) ma non mi sarei così imbestialita. Perchè si, mi sono imbestialita. Imbestialita perchè a quanto pare, quando si è uomini di una certa età, le battute dalle donne giovani non si accettano. E quando le donne giovani tentano di sdrammatizzare spiegando che non intendevano affatto, come erroneamente capito, di mettere in discussione l'autorità lavorativa di una persona (perchè onestamente , e sia ben chiaro, dell'autorità maschile io me ne sbatto altamente le palle che non ho) la sottoscritta è stata.. si, in parte offesa e zittita.

Quando mi accadono queste cose, la mia testa si scinde in due Valentine. Quella che vorrebbe prendere la persona che la fa incazzare ed appiccicarla al muro come una moscae godere delle budella che ne escono fuori e quella più calma che pensa che non ne vale la pena e la cosa importante da fare è preservarsi il posto di lavoro. Perchè alla fine, se strilli e strepiti non ottineni niente. E poi, pure se il direttore è un gentiluomo, non è detto che lo siano gli altri che lavorano con lui. E fortunatamente nella lotta tra le due me, almeno sul lavoro, vince sempre la seconda.

Io vorrei tanto che questa persona mi dicesse, con tutto il cuore, che cazzo gli ho fatto per stargli sui coglioni, se non continuare a lavorare anche quando tutti erano in ferie e da gennaio scorso aver fatto, volente o nolente, tutto ciò che mi si è detto di fare. Sarebbe bello capire perchè diamine, con me deve continuare ad avere questa aria da sufficienza, che a me manda ai matti. Quando a me, onestamente, interessa solo ciò che il mio direttore pensa, prima di tutto perchè lo considero intelligente e meritevole di stima, secondo perchè, ahimè, ha potere di vita e di morte sul mio contratto di lavoro.

E sono sicura, e con questo concludo, che sarei in grado di gestire ed anche bene, nonostante quello che tale persona si è premurata di farmi sapere, una testata... qualsiasi testata, perchè ringraziando il cielo, non mi mancano ne inventiva ne voglia di lavorare, e soprattutto, cosa non indifferente, io non manco di rispetto a nessuno e la gente che si trovasse a lavorare con me, verrebbe corretta quando necessario, ma si sentirebbe anche stimata.

lunedì 3 settembre 2007

Ditemi come si fa a non amare quest'uomo



Vi rendete conto? Bohemian Rapsody!
Mi raccomando leggete il post sotto ed aiutate la diffusione della storia di Carlo!

domenica 2 settembre 2007

Carlo Parlanti

Chiunque passi di qui, vada sul sito di Carlo, e faccia la sua parte per rendere pubblica la situazione. Può rivelarsi utile per la sua risoluzione. Di più non vi dico, voglio che guardate con i vostri occhi.

***************************************************************

Ero adolescente, morì Marta Russo. Grande processo, mediatico e non, ed un video che in uno stato normale e democratico avrebbe fatto saltare l'intero impianto accusatori. I due imputati, Giovanni Scattone e Salvatore Ferraro, vennero condannati. Tra giornali, riviste e quella bella trasmissione su Rai3 "Un giorno in procura", mi feci la mia idea: per me non vi erano le basi per una condanna. Trovai l'indirizzo di casa dei genitori di Ferraro scritto su "Il Messaggero"e gli scrissi ciò che pensavo . Mi rispose, e nonostante non abbia più scritto niente, mi riscrisse prima dell'appello.

Quando Carlo Parlanti venne arrestato, ricordo commentai tra me e me con un "ma dimmi tu la gente".. poi mi documentai velocemente, e pensai: "beh, povero diavolo, come al solito noi italiani in America, sempre trattati a cavolo". Poi, onestamente me ne dimenticai, tra un problema e l'altro della mia vita quotidiana. Fino a venerdì sera, quando dopo aver visitato il blog di Debo, me ne sono andata a zonzo per splinder. Sono capitata in un diario dove una ragazza, in maniera molto sentita raccontava di aver appreso la storia di Carlo Parlanti e per la tristezza non riusciva a smettere du pensarci da giorni.

Ora io sono curiosa di mio, l'animo giornalistico è sempre presente... ho digitato nome e cognome su Big G e mi è apparso il sito aperto dalla ragazza di Carlo. Mi è rivenuta in mente la storia, mi sono letta sezione per sezione il sito. Mi sono fatta un idea. Molto simile a quella avuta per l'omicidio Russo.

E' stato portato avanti un processo su prove false. E' palese. E' così palese da far schifo. E Carlo, poverino, è diventato il capro espiatorio di una pazza. Ora, intendiamoci, a me i casi di cronaca attirano, ho sempre sognato di fare la cronista di nera, fin da quando avevo 14 anni. Ma quando mi coinvolgono emotivamente son dolori. Perchè ho voglia di agire in prima persona. A tal guisa, ho già contattato Katia, la ragazza, amica, quel che si voglia di Carlo e le ho espresso direttamente quello che penso e che personalmente voglio fare. Il minimo è darle una mano nel contattare le autorità, che mi dispiace dirlo, sono al momento un po' sorde. Poi come suggeritomi da lei, visto che a Carlo fa piacere ricevere cartoline e lettere, ne scriverò a breve una e gliela invierò direttamente, nel carcere californiano dove è rinchiuso. Al momento solo un onorevole di Alleanza Nazionale, si è interessato al caso e ha riportato nel suo sito il racconto dell'incontro con Carlo: nessuna esagerazione, le pessime condizioni di vita nelle quali si trova ingiustamente quell'uomo sono confermate da un politico che non ha legami di parentela o convenienza con il protagonista di questa triste storia.

Un paio di domande demagogiche ma sempre attuali e, diamine, vere: perchè tutto questo? E soprattutto perchè tutto questo coinvolge paesi che si definiscono democratici?

sabato 1 settembre 2007

Quando l'incoscio bussa alla tua porta.

Questa notte mi sono resa conto della potenza del mio inconscio.
Stanotte ho sognato una persona che per anni, quando avevo.. beh, circa la metà degli anni che ho ora, ho considerato alla stregua di un fratello. Sapete quelle amicizie infantili che pensi (quasi sempre erroneamente) "non finiranno mai, lo so per certo?" Beh, ecco, proprio così. Stanotte ho sognato questa persona, un sogno molto vivido. E premetto, l'ultima volta che mi è venuta in mente è stato settimane fa... Insomma, tagliando corto, io con questa persona, ho perso i contatti, in malo modo oltretutto, pur non capendo che male possa mai avergli fatto.
Stanotte ho sognato, per la prima volta in vita mia, di chiarire ogni malinteso. Dalla prima all'ultima cosa. E non potete immaginare come mi sono sentita. Finalmente sollevata. In una maniera così completa che , quando poi mi sono svegliata, ho provato una delusione pazzesca, visto che nel sogno gli dicevo: "sai, varie volte ho sognato di poter chiarire con te, ma ora che ci sono riuscita davvero, mi sento proprio felice". Se ci penso, e non mi prendete per matta, (e tu debo, non preoccuparti, è solo qualcosa della vecchia me che riesce fuori) quasi mi viene da piangere per la tristezza.
Freud li chiamerebbe qualcosa come "buchi della psiche" o roba simile, ovvero episodi traumatici, che nel nostro percorso di crescita psicologica, creano dei vuoti, quasi sempre molto diffficili da colmare. Ora, io ho degli amici fantastici, ai quali voglio un bene dell'anima e per i quali mi staccherei la testa, ma il mio incoscio, dannato, ne risente ancora da morire della mancanza di questa persona. Sarà che qualche giorno fa è stato il suo compleanno, sarà che mia sorella ha avuto modo di parlarci e salutarlo (a quanto pare, per lavoro, si è recato all'estero) non lo so...
C'è una cosa che mi manda in bestia, e questo negli anni mi ha sempre fatto incazzare. Mia sorella lui l'ha vista praticamente crescere, e quando l'ha rincontrata due mesi fa sul posto di lavoro (per breve tempo hanno lavorato nello stesso posto) io mi ci gioco la testa (ed è ancora sulle spalle) che l'ha riconosciuta subito. Come quando al liceo, presentandola al gruppo di suoi amici, che per breve ha frequentato, oltre il nome aggiungeva, quando gli chiedevano come la conoscesse, che era la sorella di una sua amica del passato. Ma nel contempo a me non parlava, anzi, dirò di più, sapendo che ero io su un sms, è arrivato anche a "negarmi" la mia esistenza. (E se c'è una cosa che a me fa male, e lo sapeva eccome, è proprio l'indifferenza, se calcoliamo che eravamo tutti e tre nella stessa scuola divisi da una rampa di scale). A me da ai nervi pensarci...come se non sapesse che mia sorella poi mi raccontava tutto. Cosa che ha fatto anche un mese fa, l'ultima volta che si sono visti. Li si è spinto oltre, le ha praticamente raccontato vita, morte e miracoli di ciò che ha fatto dall'ultima volta che ci siamo rivolti la parola (nell'ormai lontano 1998). Ed io come una stronza, perchè tale sono, mi sono anche dispiaciuta per quello che ha passato. E visto che ha fatto tutto da solo (ricordo ancora quella volta quando in primo liceo, praticamente un millennio fa, mi cheise scusa per un suo comportamento analogo) come sempre, quando dico che sono stronza, perchè manco ho dormito quella notte, beh, lo dico con cognizione di causa.

Cmq, tornando a noi. l'incoscio stanotte, con questo sogno mi ha mandato praticamente un "onda energetica alla Goku quando è già trasformato in SuperSayan III". E devo dire di averne accusato le conseguenze. Chi lo sa, magari un giorno si chiarirà tutto sul serio. Io lo spero veramente con tutto il cuore, per la mia psiche, che ad un decennio dai fatti, ancora ne risente :)
Sarebbe bello pensare che data la vividezza del sogno e la sua lucidità (solo chi è un po' ferrato in biopsicocibernetica forse può capire che intendo) possa essere stata un' OBE: le sensazioni acquisterebbero un loro perchè.