stavo pensando...
Ieri ho discusso con una persona. Oddio, discusso è una parola grande. Perchè più ci penso... e più mi convinco di non aver fatto nulla di male od insolito rispetto al mio solito. E nonostante ciò mi sono trovata onestamente davanti ad una reazione esagerata. Troppo. Sul serio. E questo non mi è piaciuto, perchè come io tento disperatamente di rispettare tempi e reazioni delle persone, spero sempre che le persone facciano altrettanto con me. Questa cosa mi ha colpito al punto di volerla esternare perchè era una vita che non mi capitava.
Abituata, vivendo in una famiglia fuori di testa, ad essere ficcata in mezzo quando non c'entro niente, non è tanto l'essere stata trattata male a sproposito che mi ha urtato il sistema nervoso, quanto l'essere diventata parte di una determinata generalizzazione mentale. Perchè non essere presa sul serio? Perchè devo essere costretta in base a dati (empirici quanto vuoi) a dover cambiare le mie posizioni? Non si può pensarla diversamente? Ed anche fosse perchè la ricerca dello scontro?
Non so... sono veramente tanto perplessa. Incazzata lo sono stata alla chiusura (forzata) del discorso, tanto da dover trovare un mezzo alternativo di comunicazione. E' una cosa che mi manda in bestia quando mi si riduce al silenzio ponendo fine ad un confronto... e poi...poi non sopporto gli estremi. E ieri mi sembrava di parlare con una persona totalmente diversa da quella che conoscevo, e che soprattutto tirava fuori una idea di me che sa bene non essere quella reale. Cazzo, io superficiale non lo sono mai stata...
Che poi ormai chi mi conosce lo sa, le incazzature mi passano nel giro di 5 minuti: mi restano le perplessità sui comportamenti altrui... quello si. Perplessità che mi portano a pensare, e non poco, acuendo la mia voglia di capire.
OT: Oy si sta rivelando una autentica paracula (ed un ottimo mezzo per sentire meno mancanza di Angie).
Etichette: io
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