Quando l'incoscio bussa alla tua porta.
Questa notte mi sono resa conto della potenza del mio inconscio.
Stanotte ho sognato una persona che per anni, quando avevo.. beh, circa la metà degli anni che ho ora, ho considerato alla stregua di un fratello. Sapete quelle amicizie infantili che pensi (quasi sempre erroneamente) "non finiranno mai, lo so per certo?" Beh, ecco, proprio così. Stanotte ho sognato questa persona, un sogno molto vivido. E premetto, l'ultima volta che mi è venuta in mente è stato settimane fa... Insomma, tagliando corto, io con questa persona, ho perso i contatti, in malo modo oltretutto, pur non capendo che male possa mai avergli fatto.
Stanotte ho sognato, per la prima volta in vita mia, di chiarire ogni malinteso. Dalla prima all'ultima cosa. E non potete immaginare come mi sono sentita. Finalmente sollevata. In una maniera così completa che , quando poi mi sono svegliata, ho provato una delusione pazzesca, visto che nel sogno gli dicevo: "sai, varie volte ho sognato di poter chiarire con te, ma ora che ci sono riuscita davvero, mi sento proprio felice". Se ci penso, e non mi prendete per matta, (e tu debo, non preoccuparti, è solo qualcosa della vecchia me che riesce fuori) quasi mi viene da piangere per la tristezza.
Freud li chiamerebbe qualcosa come "buchi della psiche" o roba simile, ovvero episodi traumatici, che nel nostro percorso di crescita psicologica, creano dei vuoti, quasi sempre molto diffficili da colmare. Ora, io ho degli amici fantastici, ai quali voglio un bene dell'anima e per i quali mi staccherei la testa, ma il mio incoscio, dannato, ne risente ancora da morire della mancanza di questa persona. Sarà che qualche giorno fa è stato il suo compleanno, sarà che mia sorella ha avuto modo di parlarci e salutarlo (a quanto pare, per lavoro, si è recato all'estero) non lo so...
C'è una cosa che mi manda in bestia, e questo negli anni mi ha sempre fatto incazzare. Mia sorella lui l'ha vista praticamente crescere, e quando l'ha rincontrata due mesi fa sul posto di lavoro (per breve tempo hanno lavorato nello stesso posto) io mi ci gioco la testa (ed è ancora sulle spalle) che l'ha riconosciuta subito. Come quando al liceo, presentandola al gruppo di suoi amici, che per breve ha frequentato, oltre il nome aggiungeva, quando gli chiedevano come la conoscesse, che era la sorella di una sua amica del passato. Ma nel contempo a me non parlava, anzi, dirò di più, sapendo che ero io su un sms, è arrivato anche a "negarmi" la mia esistenza. (E se c'è una cosa che a me fa male, e lo sapeva eccome, è proprio l'indifferenza, se calcoliamo che eravamo tutti e tre nella stessa scuola divisi da una rampa di scale). A me da ai nervi pensarci...come se non sapesse che mia sorella poi mi raccontava tutto. Cosa che ha fatto anche un mese fa, l'ultima volta che si sono visti. Li si è spinto oltre, le ha praticamente raccontato vita, morte e miracoli di ciò che ha fatto dall'ultima volta che ci siamo rivolti la parola (nell'ormai lontano 1998). Ed io come una stronza, perchè tale sono, mi sono anche dispiaciuta per quello che ha passato. E visto che ha fatto tutto da solo (ricordo ancora quella volta quando in primo liceo, praticamente un millennio fa, mi cheise scusa per un suo comportamento analogo) come sempre, quando dico che sono stronza, perchè manco ho dormito quella notte, beh, lo dico con cognizione di causa.
Cmq, tornando a noi. l'incoscio stanotte, con questo sogno mi ha mandato praticamente un "onda energetica alla Goku quando è già trasformato in SuperSayan III". E devo dire di averne accusato le conseguenze. Chi lo sa, magari un giorno si chiarirà tutto sul serio. Io lo spero veramente con tutto il cuore, per la mia psiche, che ad un decennio dai fatti, ancora ne risente :)
Sarebbe bello pensare che data la vividezza del sogno e la sua lucidità (solo chi è un po' ferrato in biopsicocibernetica forse può capire che intendo) possa essere stata un' OBE: le sensazioni acquisterebbero un loro perchè.
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