le mancanze di rispetto
Chi mi consoce sa che le mancanze di rispetto sono la cosa che io odio di più al mondo.
Io do fiducia, tendo a mantenere rapporti cordiali con tutti. Ma nessuno, e ripeto nessuno deve tentare di zittirmi o come mi piace tanto dire a me quando litigo con mio padre o mia madre, incominciare a pisciare fuori dal vaso per marcare il territorio.
Io mi spacco il culo per tirare su qualche soldo. Lo faccio per il mio lavoro principale, lo faccio per le occasionali prestazioni retribuite che ogni tanto mi si affacciano magicamente nella casella di posta.
Non voglio insegnare a nessuno il proprio lavoro, ma neanche essere trattata a cazzo di cane perchè sottoposta a qualcuno. devo essere libera, diamine, lo sancisce pure la costituzione, di esprimere la mia opinione, di poter fare una battuta, di non vivere sotto regime fascista quando lavoro.
Nonostante tenti disperatamente di mettercela tutta, con qualcuno del mio principale lavoro proprio non vado d'accordo. Mi dispiace dirlo perchè non lo conosco se non tramite internet, ma per questa persona ho provato antipatia a pelle. E più volte, dovendomici per forza di cose confrontare ho provato a ricominciare da capo, cercando di azzerare la testa e facendoglielo sapere, perchè non c'è cosa peggiore, quando si deve fare un lavoro di squadra, dei dissapori tra persone che sono costrette in qualche modo a cooperare.
Ora, il mio direttore tante volte è un autentico rompiballe, preciso, pignolo, un po lunatico, che pretende tutto ciò per cui mi paga. Ed è giusto che sia così, ma per quanto possiamo aver toccato picchi di discussione, in maniera pure pesante, mi ha sempre dato la maniera di rispondere e farmi esprimere la mia opinione, non ha mai tentato di fregarmi e vi sembrerà strano, è stato pure sempre presente e disponibile se avevo bisogno di aiuto, quasi come un amico. Insomma, tagliando corto, nonostante io abbia più di una decina di anni in meno di lui, non mi ha mai mancato di rispetto, anzi ha sempre tentato di insegnarmi a lavorare meglio. Se una sparata come quella di oggi (ed era una sparata cavolo, non mi venissero a raccontar stronzate) me la faceva lui, non dico che la accettavo (non ci cascherebbe nessuno che mi conosce) ma non mi sarei così imbestialita. Perchè si, mi sono imbestialita. Imbestialita perchè a quanto pare, quando si è uomini di una certa età, le battute dalle donne giovani non si accettano. E quando le donne giovani tentano di sdrammatizzare spiegando che non intendevano affatto, come erroneamente capito, di mettere in discussione l'autorità lavorativa di una persona (perchè onestamente , e sia ben chiaro, dell'autorità maschile io me ne sbatto altamente le palle che non ho) la sottoscritta è stata.. si, in parte offesa e zittita.
Quando mi accadono queste cose, la mia testa si scinde in due Valentine. Quella che vorrebbe prendere la persona che la fa incazzare ed appiccicarla al muro come una moscae godere delle budella che ne escono fuori e quella più calma che pensa che non ne vale la pena e la cosa importante da fare è preservarsi il posto di lavoro. Perchè alla fine, se strilli e strepiti non ottineni niente. E poi, pure se il direttore è un gentiluomo, non è detto che lo siano gli altri che lavorano con lui. E fortunatamente nella lotta tra le due me, almeno sul lavoro, vince sempre la seconda.
Io vorrei tanto che questa persona mi dicesse, con tutto il cuore, che cazzo gli ho fatto per stargli sui coglioni, se non continuare a lavorare anche quando tutti erano in ferie e da gennaio scorso aver fatto, volente o nolente, tutto ciò che mi si è detto di fare. Sarebbe bello capire perchè diamine, con me deve continuare ad avere questa aria da sufficienza, che a me manda ai matti. Quando a me, onestamente, interessa solo ciò che il mio direttore pensa, prima di tutto perchè lo considero intelligente e meritevole di stima, secondo perchè, ahimè, ha potere di vita e di morte sul mio contratto di lavoro.
E sono sicura, e con questo concludo, che sarei in grado di gestire ed anche bene, nonostante quello che tale persona si è premurata di farmi sapere, una testata... qualsiasi testata, perchè ringraziando il cielo, non mi mancano ne inventiva ne voglia di lavorare, e soprattutto, cosa non indifferente, io non manco di rispetto a nessuno e la gente che si trovasse a lavorare con me, verrebbe corretta quando necessario, ma si sentirebbe anche stimata.
8 Commenti:
Devi da mandarlo affanculooooo!!! E se non con le parole, cercando un altro lavoro migliore. O sennò dicendo tutto al direttore: che cazzo, se è il capo avrà il potere di dire a questa testa di cazzo di non trattare più così l'unica che lavora in quel cazzo di e-journal del cazzo!!!
Cazzo! Eccheccazzo!!!!!
9 settembre 2007 alle ore 15:30
Sul tizio di Bohemian Rhapsody non ho detto niente perchè mi rompe vedere i video sul Tu-Tubo!
9 settembre 2007 alle ore 15:32
non ho voglia di rompere le palle al mio capo per queste cose.. mi basta che si renda conto del problema leggendo il blog.
per il tizio... io lo trovo pazzesco!
9 settembre 2007 alle ore 17:23
Cara Valentina, ho letto solo ora.
Ormai ci siamo spiegati.
D'altronde non puoi non pensare che una persona, quella di cui parliamo, a 57 anni e con 30 anni di Corriere sulle spalle, e ancora scrive li, possa non essere un pò scorbutico ;)
Per djdebo, primo "quel cazzo di e-journal del cazzo!!!" è il MIO giornale, gradirei non fosse insultato.
Secondo, Val è FONDAMENTALE, ma non è affatto la SOLA che ci lavora.
Leggi bene le firme e forse, dico forse, ci arrivi.
Ma non mettiamoci a litigare... i flame in rete li faccio da quando ero nelle bbs mi piacciono troppo, ma così rovinerei questo bel blog di Val, e ci tengo più a questo che a rispondere a te. ;)
Ps. in ogni caso pronto a tutto ovunque... mai tirato indietro ;)
11 settembre 2007 alle ore 10:00
uh signur.... ;)
dai pace tra tutti.. devo preservare il mio povero blog..., sennò mi tocca ritraslocare su splinder!
11 settembre 2007 alle ore 10:06
Caro Al, con tutto il rispetto che do a chi lavora, non me ne fotte uno stramaledetto accidente se ti offendi per i "cazzi" che ho scritto. Dal momento che Vale è praticamente mia sorella adottiva e SO perchè la sento e la vedo (al contrario di te) come si stressa per lavorare come la dea Kalì alle tue dipendenze, mi sento eccome in diritto di incazzarmi con chiunque le crei fastidi. Mi scuso solo per aver insultato il tuo giornale, ero molto preso.
16 settembre 2007 alle ore 16:33
Fra, smettila. :)
che tanto siete tutti e due dalla stessa parte. nel senso che Alessandro non ha come obiettivo della vita quello di torturarmi, anzi, spesso si adopera per farmi essere meno stressata al lavoro.
17 settembre 2007 alle ore 14:45
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9 gennaio 2010 alle ore 06:17
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