venerdì 28 dicembre 2007

Benazir Bhutto (1953-2007)






domenica 23 dicembre 2007

E' tempo di tirare le somme, caro 2007


Ho deciso di mettere loro due come immagine di questo post, perchè mi sono resa conto che inesorabilmente, anche se conosciuti solo a settembre, sono le due persone che più, in questo 2007, hanno saputo, con la loro semplicità ed il loro bisogno di aiuto, cambiare la mia vita.
Il 2007 per me è stato un anno positivo:Non pensavo di poterlo definire così, ma pensandoci bene lo è stato sul serio. Certo, i guai non sono mancati: prima ho rischiato di perdere mio padre per una brutta ulcera perforante, poi, ho effettivamente perso la mia nonna paterna in maggio, ma tutto è stato superato, in qualche maniera grazie al lavoro, magicamente trovato due giorni prima del mio compleanno a gennaio. Un lavoro che tra alti e bassi, è stato in grado di darmi numerose soddisfazioni personali, come quella, dopo 5 mesi di essere avanzata al grado di caporedattore e potermi confrontare con altre persone. Ad alcune sono stata simpatica, ad altre è girato il boccino perchè io, a 25 anni mi "permettevo" di dare suggerimenti... di pazienza ce ne è voluta, ma ho avuto la possibilità, in questa maniera, di poter spesare la patente a mia sorella e dare una mano a casa. Per me, a dire il vero, ho speso veramente pochissimo.. circa un centinaio di euro tra tutte le retribuzioni ricevute ed una connessione wifi che ogni tanto mi abbandona ma che mi ha consentito di lavorare meglio e poter finalmente usufruire, musicalmente parlando, di You Tube, strumento web che io adoro. Le vacanze praticamente non ci sono mai state.. per arrotondare, quando non lavoro con il mio lavoro principale, ogni tanto preparo pezzi sul gioco d'azzardo e testi per siti web e di coneguenza tempo libero.. pari a zero. poche uscite quindi, e persone viste con il contagocce. Ma non è stato un problema se devo dire la verità: ho degli amici fenomenali, ed altrettanto incasinati, che problemi per fortuna non se ne fanno.

E grazie a Carlo e Katia, me ne sono fatti altrettanti, alcuni diventati veramente speciali. Spesso, ho l'impressione che la maggior parte delle persone, e l'ho spiegato anche in un altro vecchio post, non capiscano il mio accanimento su questa storia. Mi viene sempre in mente una frase che mi scrisse Carlo in una lettera: "difendere uno stupratore non è una cosa molto popolare, non importa che io sia innocente". E' una frase che ho in loop nella mente quando alcuni miei conoscenti mi dicono che ci "spreco" troppo tempo, o quando qualche parente.... (e chi mi conosce bene e conosce la mia famiglia immagina anche di chi sto parlando ) mi dice: ma che ti frega? Chi mi conosce sa che prima di impegnarmi in una cosa io tento di fare una valutazione razionale di tutto ciò che concerne la stessa. Lo stesso atteggiamento l'ho utilizzato per ciò che riguarda la situazione di Carlo. E lo ripeto, basta scorrere a fondo le trascrizioni per capire che quest'uomo è stato letteralmente messo in mezzo da una psicopatica. Intendiamoci, non era uno stinco di santo manco lui, era il classico tipo "farfallone" che se me ne avessero parlato avrei storto il naso e pensato : "ma guarda questo"... ma quando mi sono resa conto che effettivamente era innocente.... beh, diamine, io non ci ho visto più. Io sono sempre stata dell'idea che è preferibile un colpevole fuori che un innocente dentro. E per ciò che concerne la storia di Carlo... è ancora peggio, perchè ad essa sono legati un gran numero di violazioni dei diritti umani. Roba che fa solitamente urlare anche il nostro Stato, quando si tratta di altri casi, ma che in questa situazione non muove un dito. Poi, fattore non inidfferente, ho avuto modo di conoscere sempre meglio Katia, e Carlo attraverso le lettere. Due persone realmente fantastiche, che mi reputo fortunata ad aver conosciuto. Ed è una cosa della quale sono fermamente convinta. E poi Daniela (la Dani!!!!) che adoro letteralmente ed alla quale voglio un bene dell'anima e con la quale condivido ogni minimo pensiero ( e chi mi consoce sa come ci vada cauta io con le amicizie femminili, che solo in un caso ( e parlo della Cri) non me l'han messo in quel posto. E Mara, Marie... e tutte le altre persone con le quali si tenta di aiutare Carlo ad uscire dall'inferno.... Con Katia, mi sembra di avere una nuova sorella, tanto è il tempo che passiamo a parlare durante il giorno sia di frivolezze, sia, soprattutto, di iniziative volte ad aiutare Carlo. Una persona che ha bisogno del mio aiuto, ma in grado di farmi morire dalle risate quando ci si mette. E' un lato del carattere di Katia che non esce spessissimo fuori, complice la grande tragedia che sta vivendo, ma che è stupendo quando si palesa.

Carlo... (e veramente qui penso che la gente superficiale e sottolineo quella superficiale non mi capirà), è diventato, per molti aspetti un esempio da seguire. Chi ha avuto modo di parlarci, anche tramite lettera, ma soprattutto chi lo conosce dal vivo, capirà benissimo cosa intendo.
E' una persona dotata di una dignità e di un coraggio straordinario. Non esule da difetti, ovviamente, come ognuno di noi, ma dotato di una capacità di reazione e di un intelligenza davvero unica. E' una persona dolcissima, con un grande dolore dentro. Ecco, io in questi giorni, e come me anche Veronica, la mia sorellina (pian piano appassionatasi alla vicenda), ho il cervello fisso su un pensiero: come passerà il natale? Sarà triste? Cosa altro fare per aiutarlo? E' tutto un loop continuo di pensieri del genere. Vi faccio un esempio molto più calzante di quello che intendo quando definisco Carlo un esempio. E' normale, nelle lettere, Carlo racconta ciò che gli capita, i piccoli ma soprattutto grandi dispetti ai quali è sottoposto ogni giorno... ecco vicino a ciò, poi, lui, come ogni persona abituata a lavorare su computer, aggiunge delle faccine. A volte ci sono faccine perplesse, altre volte tristi, ma quasi sempre, vi sono faccine sorridenti vicino a frasi che a me, persona tutt'altro che dalla lacrima facile, fanno piangere a dirotto. Delle faccine che sorridono come a fare spallucce ed ad intendere: " ma che posso farci"? Da quando lo conosco, qualsiasi guaio mi capiti, non riesco più a lamentarmi come magari, nonostante un velato "ottimismo", facevo prima.... perchè anche quando siamo in periodi economici turbolenti, o in diecimila altro guai, mi rendo conto che lui sta 10mila volte peggio di me che posso uscire all'aria aperta quando voglio, dormire in un letto comodo e caldo, curarmi se sto male, godere dell'affetto dei miei cari e dei miei amici. Lui come conforto ha solo le telefonate a lui concesse e le lettere, ed i libri e le riviste che si riesce a spedirgli in prigione.

Beh, se quella di aiutare Carlo e Katia è una malattia, spero proprio che non mi abbandoni mai. Perchè per quanto bene possa fare a loro, a me ne viene restituito almeno il doppio.

Quindi, concludendo: la mia speranza è che il 2008 contenga ancora tanto lavoro e tanta gioia nonostante i casini, per me e le persone alle quali voglio bene. In particolare, se avessi un desiderio della lampada, credetemi, vorrei che riuscissimo a riportare Carlo in Italia, e come suggerisce la Dani, festeggiarlo tutti insieme, con gioia allegria e tante risate.

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lunedì 10 dicembre 2007

Una candela per Carlo

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Le nonne ne sanno sempre una in più di te. Stavo per mettere le candele e lei togliendomele di mano ha fatto questo. Che Dio finalmente voglia che Carlo abbia un po' di giustizia.
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The Prayer-Celine Dion & Andrea Bocelli



I pray you’ll be our eyes, and watch us where we go

And help us to be wise in times when we don’t know

Let this be our prayer, when we lose our way

Lead us to the place, guide us with your grace

To a place where we’ll be safe.



La luce che tu dai

I pray we’ll find your light,

Nel cuore resterà

And hold it in our hearts

A ricordarci che

When stars go out each night,

Eterna stella sei.

Nella mia preghiera

Let this our prayer

Quanta fede c’è

When shadows fill our day

Help us find a place, guide us with your grace

Give us faith so we’ll be safe.



Sogniamo un mondo senza più violenza

Un mondo di giustizia e di speranza

Ognuno dia la mano al suo vicino

Simbolo di pace e di fraternità.



La forza che ci dai

We ask that life be kind

È il desiderio che

And watch us from above

Ognuno trovi amore

We hope each soul will find

Intorno e dentro sè

Another soul to love.

Let this our prayer, just like every child.



Who needs to find a place, guide us with your grace

Give us faith so we’ll be safe.

La fede che hai acceso in me

Sento che ci salverà.

sabato 8 dicembre 2007

It's Christmas time-Aspettando la risentenza di Carlo del 10-Considerazioni


Son giornate strane, si avvicina il natale ed io che per un anno pensavo di scampare il natale con i parenti me li trovo tutti sul groppone perchè ancora una volta, mia madre non è in grado di dire di no... mandando a fanculo ciò che stavamo preparando con gli amici. Che palle.. poi dici perchè vorresti andar a vivere da sola? solo che con questa precarietà lavorativa, non c'è niente da fare. Che palle è l'unica cosa che mi viene in mente da dire. Poi, altra cosa.. lunedì ci sarà la risentenza di Carlo. Poca la gente, anche a me vicina che capisce l'impegno che ci metto.. i miei amici più cari e la mia famiglia ovviamente condividono, ma c'è gran parte del parentame che fa il testa di minchia.Come sempre.... Io spero nel time served, ovvio.Perchè una soluzione del genere lascerebbe uno spiraglio aperto per l'habeas corpus. E poi perche darebbe finalmente a Carlo la possibilità di stare un po'con la famiglia. E darebbe a Katia un po' di pace.

Se penso che fino a due mesi fa ignoravo tutta la faccenda... sembrano passati anni da quando ho mandato l'email a Katia, ed invece era solo metà settembre.... sembra passata una vita ed anche oltre.

Oggi sono triste, lo ammetto.Sarà la stanchezza, sarà che spesso ti ttovi a fare da genitore ai tuoi ed anche ai "loro" e ti senti dannatamente vecchio perchè obbligato ad essere più saggio. C'è che ancora non ho ricevuto tre mesi di stipendio ed oltre a non aver dato i soldi ai miei non ho nemmeno potuto fare un misero regalo e se continuiamo di questo passo li farò col quasi. C'è che le feste mi rendono sempre un po' triste. Ci sono un sacco di cose... troppe che per una dannata volta nella vita dovrebebro andare come dico io. Ma è lo stesso. Meno male che non mi arrendo mai...

Sono dell'idea che non bisogni mai gettare la spugna. E vabbè che non credo a più a babbo natale da decenni,ma se dovesse palesarsi in siffatta maniera...



Speriamo che da lassù qualcuno ci senta ed un piccolo regalo inzi a farcelo anche il 10.