domenica 28 dicembre 2008

ciao ciao 2008!

Il mio 2008 è stato un anno di merda. A momenti mi gioco mia madre e Manuel, problemi economici e chi più ne ha, più ne metta. Novembre e dicembre hanno portato novità buone: nuove amicizie, nuovamente lavoro decente. Insomma l'anno è virato in positivo verso la fine. Quella sorta di positività che ti fa sorridere e pensare che in fin dei conti non tutto fa schifo e non tutto è andato storto. In qualche maniera siamo usciti vivi anche dal natale... il che non guasta. Chi mi conosce sa come la odio come festa. La trovo dannatamente ipocrita.

E come sempre l'avvicinarsi del capodanno ti porta a fare qualche sorta di bilancio che non sai manco tu quanto accurato o (anche) veritiero possa essere. I primi 7 mesi, li cancellerei tutti dal primo all'ultimo: problemi economici, malattia di mamma, problemi di Carlo negli Usa, e tutti i drammi collegati a questi eventi. Tante, troppe lacrime versate e una estate all'insegna del nulla. Mi reputo fortunata dal punto di vista interpersonale, soprattutto dopo maggio :ho rafforzato alcune conoscenze, ne ho fatte altre che si sono rivelate importanti per la mia crescita spirituale e il mio umore. Soprattutto per quest'ultimo :). E poi l'articolo pubblicato negli Usa e sulla Padania sono stati belle soddisfazioni.

Contemporaneamente però devo ammettere di essere preoccupata per qualcuno. E come al solito l'impotenza che ho in alcune situazioni mi fa incazzare. Ma d'altronde, sono anche cosciente di non poter lottare contro l'essenza stessa dell'essere della situazione. Posso solo continuare a preoccuparmi e vedere come si evolvono le cose dando il mio contributo ove possibile.

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sabato 13 dicembre 2008

A new day has come?

Si ricomincia a lavorare seriamente, con una collaborazione nuovamente fissa dopo mesi di stasi e collaborazioni ballerine... non è un contratto, almeno per ora, ma è sempre una discreta soddisfazione, soprattutto perché lo stipendio è un po' più alto. Poi in quest'ultimo periodo sorrido spesso, il che non guasta mai. Ed è proprio vero, sorridere fa bene. :) Piccolo omaggio musicale.

Mauro Di Maggio- Non so.

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giovedì 24 aprile 2008

Parti di me

Questa mattina, cercando di dare un ordine generale al caos della mia stanza prima di ricominciare a lavorare, mi è capitato davanti un raccoglitore ad anelli dove negli anni ho raccolto alcune email, stampe utili, testi che per un motivo o per un altro per me hanno significato qualcosa. Alcune di quelle stampate, me ne son resa conto di botto, fanno male al solo rivederle, quindi ne ho sorvolato una veloce rilettura, ma due per la loro semplicità e quello che in qualche maniera hanno rappresentato, le ho rilette con il sorriso sulle labbra. Riguardano due persone diverse, importanti per me tuttora, una che non sento ( ma che penso ogni tanto passi di qui onestamente, a giudicare dalla mia histat) da un anno oramai e che abita veramente distante, roba di fusi orari differenti, ma ci sono abituata, ed una da una persona un po' più vicina, che sento ancora con molto piacere :).

Sembra ieri... eppure li conosco entrambi da ormai 8 anni e tutti e due sono parte di quello che io sono adesso. In maniera differente, uno in maniera sicuramente più forte dell'altro a tal punto da spingermi a cambiare il mio carattere, ma ugualmente rappresentanti parti della mia vita che anche a tornare indietro non cancellerei. Io sono convinta che tutto accada con un perchè nella vita, sia nel bene che nel male. E a tornare indietro non rinuncerei alla conoscienza di alcune di queste persone. Mi è capitato di sognare di averli conosciuti entrambi in un altra vita. Mi piace pensare che sia realmente così, perchè ciò porrebbe la speranza di fare diverse scelte ed aggirare determinati ostacoli che per forza di cose si son verificati.

Troppo sentimentale?... Forse si. Ogni tanto bisogna lasciare stare la pragmaticità e lasciarsi andare ai ricordi... :)

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domenica 23 dicembre 2007

E' tempo di tirare le somme, caro 2007


Ho deciso di mettere loro due come immagine di questo post, perchè mi sono resa conto che inesorabilmente, anche se conosciuti solo a settembre, sono le due persone che più, in questo 2007, hanno saputo, con la loro semplicità ed il loro bisogno di aiuto, cambiare la mia vita.
Il 2007 per me è stato un anno positivo:Non pensavo di poterlo definire così, ma pensandoci bene lo è stato sul serio. Certo, i guai non sono mancati: prima ho rischiato di perdere mio padre per una brutta ulcera perforante, poi, ho effettivamente perso la mia nonna paterna in maggio, ma tutto è stato superato, in qualche maniera grazie al lavoro, magicamente trovato due giorni prima del mio compleanno a gennaio. Un lavoro che tra alti e bassi, è stato in grado di darmi numerose soddisfazioni personali, come quella, dopo 5 mesi di essere avanzata al grado di caporedattore e potermi confrontare con altre persone. Ad alcune sono stata simpatica, ad altre è girato il boccino perchè io, a 25 anni mi "permettevo" di dare suggerimenti... di pazienza ce ne è voluta, ma ho avuto la possibilità, in questa maniera, di poter spesare la patente a mia sorella e dare una mano a casa. Per me, a dire il vero, ho speso veramente pochissimo.. circa un centinaio di euro tra tutte le retribuzioni ricevute ed una connessione wifi che ogni tanto mi abbandona ma che mi ha consentito di lavorare meglio e poter finalmente usufruire, musicalmente parlando, di You Tube, strumento web che io adoro. Le vacanze praticamente non ci sono mai state.. per arrotondare, quando non lavoro con il mio lavoro principale, ogni tanto preparo pezzi sul gioco d'azzardo e testi per siti web e di coneguenza tempo libero.. pari a zero. poche uscite quindi, e persone viste con il contagocce. Ma non è stato un problema se devo dire la verità: ho degli amici fenomenali, ed altrettanto incasinati, che problemi per fortuna non se ne fanno.

E grazie a Carlo e Katia, me ne sono fatti altrettanti, alcuni diventati veramente speciali. Spesso, ho l'impressione che la maggior parte delle persone, e l'ho spiegato anche in un altro vecchio post, non capiscano il mio accanimento su questa storia. Mi viene sempre in mente una frase che mi scrisse Carlo in una lettera: "difendere uno stupratore non è una cosa molto popolare, non importa che io sia innocente". E' una frase che ho in loop nella mente quando alcuni miei conoscenti mi dicono che ci "spreco" troppo tempo, o quando qualche parente.... (e chi mi conosce bene e conosce la mia famiglia immagina anche di chi sto parlando ) mi dice: ma che ti frega? Chi mi conosce sa che prima di impegnarmi in una cosa io tento di fare una valutazione razionale di tutto ciò che concerne la stessa. Lo stesso atteggiamento l'ho utilizzato per ciò che riguarda la situazione di Carlo. E lo ripeto, basta scorrere a fondo le trascrizioni per capire che quest'uomo è stato letteralmente messo in mezzo da una psicopatica. Intendiamoci, non era uno stinco di santo manco lui, era il classico tipo "farfallone" che se me ne avessero parlato avrei storto il naso e pensato : "ma guarda questo"... ma quando mi sono resa conto che effettivamente era innocente.... beh, diamine, io non ci ho visto più. Io sono sempre stata dell'idea che è preferibile un colpevole fuori che un innocente dentro. E per ciò che concerne la storia di Carlo... è ancora peggio, perchè ad essa sono legati un gran numero di violazioni dei diritti umani. Roba che fa solitamente urlare anche il nostro Stato, quando si tratta di altri casi, ma che in questa situazione non muove un dito. Poi, fattore non inidfferente, ho avuto modo di conoscere sempre meglio Katia, e Carlo attraverso le lettere. Due persone realmente fantastiche, che mi reputo fortunata ad aver conosciuto. Ed è una cosa della quale sono fermamente convinta. E poi Daniela (la Dani!!!!) che adoro letteralmente ed alla quale voglio un bene dell'anima e con la quale condivido ogni minimo pensiero ( e chi mi consoce sa come ci vada cauta io con le amicizie femminili, che solo in un caso ( e parlo della Cri) non me l'han messo in quel posto. E Mara, Marie... e tutte le altre persone con le quali si tenta di aiutare Carlo ad uscire dall'inferno.... Con Katia, mi sembra di avere una nuova sorella, tanto è il tempo che passiamo a parlare durante il giorno sia di frivolezze, sia, soprattutto, di iniziative volte ad aiutare Carlo. Una persona che ha bisogno del mio aiuto, ma in grado di farmi morire dalle risate quando ci si mette. E' un lato del carattere di Katia che non esce spessissimo fuori, complice la grande tragedia che sta vivendo, ma che è stupendo quando si palesa.

Carlo... (e veramente qui penso che la gente superficiale e sottolineo quella superficiale non mi capirà), è diventato, per molti aspetti un esempio da seguire. Chi ha avuto modo di parlarci, anche tramite lettera, ma soprattutto chi lo conosce dal vivo, capirà benissimo cosa intendo.
E' una persona dotata di una dignità e di un coraggio straordinario. Non esule da difetti, ovviamente, come ognuno di noi, ma dotato di una capacità di reazione e di un intelligenza davvero unica. E' una persona dolcissima, con un grande dolore dentro. Ecco, io in questi giorni, e come me anche Veronica, la mia sorellina (pian piano appassionatasi alla vicenda), ho il cervello fisso su un pensiero: come passerà il natale? Sarà triste? Cosa altro fare per aiutarlo? E' tutto un loop continuo di pensieri del genere. Vi faccio un esempio molto più calzante di quello che intendo quando definisco Carlo un esempio. E' normale, nelle lettere, Carlo racconta ciò che gli capita, i piccoli ma soprattutto grandi dispetti ai quali è sottoposto ogni giorno... ecco vicino a ciò, poi, lui, come ogni persona abituata a lavorare su computer, aggiunge delle faccine. A volte ci sono faccine perplesse, altre volte tristi, ma quasi sempre, vi sono faccine sorridenti vicino a frasi che a me, persona tutt'altro che dalla lacrima facile, fanno piangere a dirotto. Delle faccine che sorridono come a fare spallucce ed ad intendere: " ma che posso farci"? Da quando lo conosco, qualsiasi guaio mi capiti, non riesco più a lamentarmi come magari, nonostante un velato "ottimismo", facevo prima.... perchè anche quando siamo in periodi economici turbolenti, o in diecimila altro guai, mi rendo conto che lui sta 10mila volte peggio di me che posso uscire all'aria aperta quando voglio, dormire in un letto comodo e caldo, curarmi se sto male, godere dell'affetto dei miei cari e dei miei amici. Lui come conforto ha solo le telefonate a lui concesse e le lettere, ed i libri e le riviste che si riesce a spedirgli in prigione.

Beh, se quella di aiutare Carlo e Katia è una malattia, spero proprio che non mi abbandoni mai. Perchè per quanto bene possa fare a loro, a me ne viene restituito almeno il doppio.

Quindi, concludendo: la mia speranza è che il 2008 contenga ancora tanto lavoro e tanta gioia nonostante i casini, per me e le persone alle quali voglio bene. In particolare, se avessi un desiderio della lampada, credetemi, vorrei che riuscissimo a riportare Carlo in Italia, e come suggerisce la Dani, festeggiarlo tutti insieme, con gioia allegria e tante risate.

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