martedì 29 luglio 2008

Dolore(2)


Il due c'è perchè mi sembra di avere già scritto un post con lo stesso titolo. Ma oggi è dannatamente quello sento. Una giornata buona, svoltasi discretamente, ma che ha preso un connotato diverso intorno alle 6 e mezza.

Non si può rimanere indifferenti davanti al dolore indicibile di un altra persona. Un dolore il quale silenzio grida più di mille parole. E così un peso ti si adagia sul cuore e ti si forma il groppo in gola. Perchè non hai le parole giuste per consolare. Non hai parole e basta. Che l'unica cosa che ti verrebbe in mente di fare ad avercela davanti la persona così disperata è di abbracciarla stretta stretta per proteggerla dal mondo intero. Ma non lo puoi fare. Ciò che puoi fare è tentare di aiutare la persona "vicina" a te che sta male ascoltando gli sfoghi della persona lontana. Perchè è l'unica maniera in cui puoi aiutarli. Ascoltandoli. Ma come diceva il compianto Alex Baroni, è un "male che fa male". Perchè ormai son quasi tre ore ed a me quella sensazione di tristezza ed il groppo in gola non sono passati.

Come tentare di arginare la disperazione di vivere? Che allo stesso tempo sembra sempre di più voler diventare la disperazione di morire? Come è possibile arginare un dolore tanto forte? Un dolore così forte che arriva a scusarsi di essere tale? Vorrei saperlo.

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lunedì 21 luglio 2008

Per tutti coloro che sputano sul nostro Inno e la nostra Bandiera

Ho scovato su You tube questa versione cantata da Eleonora Benetti, nove anni, nel corso della cerimonia di apertura delle Olimpiadi invernali di Torino del 2006. Mi ha commosso fino alle lacrime. A fanculo chiunque oltraggia la nostra italianità ed uno dei pochi motivi per essere fieri di essere italiani.

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come una bussola

La distanza di un amore

Alex Baroni

Sei rimasta dentro me
nel profondo delle idee
come il pezzo di una vita che non c'è
sei un ago nelle vene
o una splendida bugia
la ferita che oramai non va più via
e non guarisce mai, e non mi passa mai

Ogni giorno mando giù
le mie lacrime per te
ogni notte il letto è così grande che
io ti scrivo ancora un po'
e lo so che non dovrei
che mi devo liberare
dalla trappola di questo amore

Perché non vivo più
perché mi manchi tu
e questo cielo blu
non lo posso sopportare
Ti vedo come sei
e come ti vorrei
non è lo stesso sai
non ti posso perdonare mai

Ricomincerò da qui
ricomincerò da me
a rifare mille muri adesso che
i tramonti che vedrò e le canzoni che farai
sono un fuoco che mi brucia come mai
E io povero sarò e tu povera sarai
la distanza di un amore
che non ho parole per spiegare.

Perché non vivo più
perché mi manchi tu
e questo cielo blu
non lo posso sopportare
Ti vedo come sei
e come ti vorrei
non è lo stesso sai
non ti posso perdonare

Perché un uomo non può vivere di sè
è forse questo da cambiare
e ora passo le mie notti a chiedermi che fai, senza me
Perché non vivo più
perché mi manchi tu
e questo cielo blu
non lo posso sopportare
Ti vedo come sei
e come ti vorrei
non è lo stesso sai
non ti posso perdonare....
mai.

giovedì 17 luglio 2008

Ogni tanto...



...bastano piccole cose per capire che qualcosa si muove specialmente se ti cercano per nome e cognome sulla rete determinate persone :). Che Dio voglia che agiscano sulla battaglia che al momento mi sta più a cuore.

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mercoledì 9 luglio 2008

I'm not here for your entertrainment but....

Come sempre assonatissima, ma non si può mica lasciare questo piccolo pezzo d'anima incustodito in eterno :). Seguendo il mio ruolo di spacciatrice di video, come dice la cara Elisa, oggi mi son scovata a mio uso e consumo, un bel fanvid su Mulder e Scully. Penso che Fox sia il mio personaggio preferito di telefilm in assoluto. Quanti pianti negli anni nel vedere X files... e che attesa logorante questa del secondo capitolo cinematografico... Poi sarà che io nelle simil tragedie come quella di Fox e Dana ci sguazzo allegramente... chi lo sa :)

Come dicevo, ho veramente un sonno da fare impressione, ma penso che ogni tanto bisogna pure lasciarsi andare a qualche piccolo sfogo sul blog. Mentre mi trovavo in bagno oggi pomeriggio (ahò che volete? se stimola... ) stavo pensando che ormai è quasi un anno che seguo la vicenda di Carlo...

Sapete quale è la strana sensazione? Sentire contemporaneamente che mi ci sia appena dedicata e che mi ci dedichi da una vita...

(al che una voce fuori campo può anche urlare: aho, rinchiudetela che j'è partita la brocca!!!)

..però è così. E' questa l'impressione che ho. Insomma, sarò ripetitiva.. ho conosciuto un sacco di persone nuove ed adorabili come Katia, la Prof, la Dani e Elisa, persone che probabilmente se quel giorno non mi fossi fermata a leggere quel blog casualmente non avrei mai conosciuto, perché che connessioni abbiamo? Praticamente nessuna.. eppure sono diventate parte della mia vita quotidiana. Katia domani passerà qui prima di ripartire per Milano (muchissimi incontri con politici domani!). Tante piccole grandi donne coraggio siamo, una dopo l'altra. Ovviamente come il tempo ha dimostrato, la più forte di tutte è quello scricciolo sempre in corsa di Katia, che non molla mai. Il bello è che anche noi a forza di stare con lei abbiamo iniziato a non mollare mai...

E poi c'è quella stupenda persona che è Carlo. Un uomo che ne ha passate veramente troppe. Ed immeritate. Ma che nonostante tutto, mette praticamente sempre le esigenze degli altri davanti alle sue. Che nonostante i continui soprusi e le angherie delle quali i nostri politicanti sembrano sbattersene altamente, è capace di gioire per la contentezza di un prigioniero che abbiamo aiutato a ritrovare la figlia che credeva dispersa (è una marine) o preoccuparsi di come stiamo.

Un paio di giorni fa eravamo al telefono (piccolo prologo: a me giravano pure le palle a casa perché avevo l'impressione che nessuno ascoltasse ciò che provavo e pensavo in linea generale) e stavamo parlando ovviamente della trasmissione di Marco Strano e delle novità della giornata. Probabilmente deve avermi sentito la voce un pochino stanca e dopo avermi chiesto come stavo mi ha detto una cosa che ragazzi, sarò tenera di cuore, ma mi ha fatto veramente squagliare.
Voi tenete sempre a mente che per quanto possa incazzarmi con tutto il mondo io sto fuori e vivo la mia pregevole vita da persona libera mentre lui sono 4 anni che soffre ingiustamente le pene dell'inferno.

Mi dice: " lo sai che io posso chiamarti solo quando sono disponibili i telefoni e non ci sono le guardie stxxxxx, ma se hai bisogno di parlare con me, dillo a Katia che ti mette in c. o ti fa chiamare, non farti problemi se hai bisogno".

Ora cercate di capire... io mi incazzo perchè la mia famiglia magari non mi sta a sentire se ho qualcosa da dire... e loro non avrebbero altro in vita quando sono in casa che starmi a sentire, e questa personcina così speciale, con tutti i casini che ha, mi dice che se ho bisogno di sfogarmi lui mi sta a sentire?? Ci rido mentre lo scrivo... ma cazzo se la vita è tutta assurda!

E poi qualcuno mi chiede ancora perché mi sto impegnando come una matta per aiutarlo ad uscire dal suo inferno? Quanto bene sta facendo tutta questa storia alla mia anima? Molto... moltissimo.

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