Dolore

Ieri è stata una brutta giornata. Avevo le mestruazioni e mi sentivo malissimo. Ed ero triste, tristissima. Non per la Zia, che fortunatamente contro ogni previsione ha superato l'intervento di angioplastica, ma perchè mi sentivo dannatemente frustrata dopo aver sentito Carlo. Io, per quanto alla gente potrà sembrare scema come cosa, a questo tizio che ora sta rinchiuso in america (volutamente minuscolo) ed alla sua compagna, ho imparato a volere un bene dell'anima, e come loro sono preoccupati quando io sto male, io altrettanto mi preoccupo per loro.
Ieri quando l'ho sentito, beh Carlo stava malissimo. E quando uso tale agettivo, esso stesso è solo un eufemismo. Tagliando corto, senza sciorinare l'intera conversazione, che è durata praticamente mezzora, mi veniva da piangere e strillare contemporaneamente mentre parlavamo, ma ovviamente tentavo di non far trapelare questo stato d'animo. Non ci sono parole per descrivere la sofferenza che emanava dalle parole di Carlo ieri, che per quanto disperate erano decisamente meglio dei momenti di silenzio. Io posso solo dirvi che dopo aver attaccato ho provato una senzazione di magone cronico fino a stamattina, quando si è allentato un po' una volta che sono riuscita a piangere, probabilmente sarà una sensazione che mi accompagnerà fino a che non lo sentirò un pochino meglio. Dio mio, se avessi avuto davanti quella gran puttana che l'ha accusato, l'avrei fatta fuori con le mie mani, ma molto lentamente, facendola soffrire lentamente, facendo un taglietto e mettendoci del sale per ogni cosa atroce che Carlo ha dovuto subire in questi ultimi quattro anni. Forse alla maggior parte di voi sfugge che Carlo è stato condannato sulla base del nulla dopo un processo nel quale sono state presentate prove false, ( ed è dimostrabile). E questo lo sanno tutti, le autorità italiane, le autorità statunitensi. Tutti, ma maledetta politica Carlo sta ancora lì a marcire e disperarsi. Che c'è da ringraziare Dio del carattere che ha.
Io non sono tipo dalla lacrima facile, e chi mi conosce da un po' di tempo lo sa. Ma pensare a quello che lui passa la dentro, mi fa sempre un male cane. E poi ormai conoscendolo, la sensazione è dannatamente amplificata. Mi sento molto frustrata in alcuni momenti. Nonostante lo sbattimento per tirarlo fuori, si fanno due passi avanti e quattro indietro: è una continua lotta. Tornando indietro a settembre, rifarei da capo tutto quello che ho fatto finora. Penso che non mollerò mai fino a che non sarà nuovamente in Italia.
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